Il massiccio forestale di Boulogne, sul quale si trova la tenuta nazionale di Chambord, era di proprietà dei conti di Blois nel Medioevo, per diventare poi tenuta reale nel 1498. Nel Medioevo, si estendeva da Mont-près-Chambord a ovest fino alle vicinanze di La Ferté-Saint-Cyr a est. Il suo limite settentrionale correva all’incirca parallelo al Cosson, pur essendo distante dal fiume, e a sud il confine del massiccio era più vicino al corso del Beuvron. Nel 1523, il parco di Chambord fu delimitato all’interno di questo spazio su iniziativa di Francesco I. Durante la sua giovinezza, Francesco I ha probabilmente praticato la caccia nelle foreste di Sologne, durante i suoi soggiorni a Romorantin o a Blois. E quando nel 1515 divenne re di Francia, decise di costruire il suo castello in un vasto parco, nel cuore del bosco di Boulogne e sui terreni agricoli a nord del Cosson. Così facendo avrebbe assecondato la sua passione per la caccia.
La costruzione del castello di Chambord iniziò nel 1519. Allo stesso tempo, Francesco I acquistò i terreni agricoli adiacenti al massiccio forestale di Boulogne a nord del Cosson, per creare il parco, annettendo più di 2.500 ettari di terreno agricolo. La zona era composta principalmente da terreni coltivati, boschetti e, probabilmente, brughiere che alimentavano le pecore dei contadini circostanti. Nel 1645, Gaston d’Orléans aumentò la superficie della tenuta e fece completare la costruzione del muro perimetrale. La superficie della tenuta nazionale di Chambord ha poi raggiunto la sua dimensione attuale: 5.433 ettari
La riserva venne creata nel 1947 per ripopolare la Francia con selvaggina di grandi dimensioni. Oggi Chambord è un luogo di riferimento per la conoscenza dei grandi ungulati selvatici grazie a un programma scientifico strategico. Chambord è l’unico luogo in Francia in grado di unire una superficie sufficientemente ampia per proteggere il comportamento naturale dei grandi animali e un muro in pietra che impedisce l’ingresso e l’uscita.
Gli agenti forestali specialisti di fauna selvatica, esperti nelle tecniche di cattura di animali vivi, raccolgono e conservano dati sui cervi da decenni. Questa combinazione di fattori consente un monitoraggio coerente della popolazione di grandi animali.
Nel 2017 Chambord ha aperto nuovi sentieri per le passeggiate, che permettono di penetrare in una zona del parco anticamente chiusa al pubblico. I visitatori possono godere di oltre mille ettari di bosco, sentieri equestri, pedonali e ciclabili, prati e brughiere.
Il nuovo percorso “Grande promenade” propone un circuito attorno al castello con dei punti di vista inediti sul monumento e la scoperta di aree naturali tipiche della Sologne selvaggia (applicazione La Boussole da scaricare e percorso di pannelli pedagogici).