La vigna di Chambord

Il progetto vinicolo di Chambord è un progetto storico, patrimoniale, ecologico ed economico.

Nel 1518, Francesco I, che stava costruendo il suo “edificio bello e sontuoso”, ordinò di piantere un vitigno proveniente da Beaune in Borgogna nella sua tenuta, che sarebbe diventato quello che oggi è conosciuto come Romorantin. Aveva fatto portare 80.000 viti di questa varietà nella Valle della Loira.

Nel 2015, nell’ambito della sua missione di conservazione del patrimonio e in uno spirito di eco-responsabilità, la Tenuta nazionale di Chambord decide di ripiantare delle viti a meno di due chilometri dal castello, in un luogo chiamato “l’Ormetrou”.
Un unico blocco di quattordici ettari, a millequattrocento metri dal castello, è stato piantato con un’esposizione nord-sud. Il suolo è prevalentemente sabbioso, misto ad argilla nel sottosuolo.

I vitigni

Cinque vitigni sono stati piantati dal 2015 al 2019 su oltre quattordici ettari.

Quattro ettari di Romorantin provenienti da una vigna antecedente alla filossera,
Quattro ettari di pinot noir,
Tre ettari di sauvignon,
Due ettari di Orbois,
Un ettaro di gamay.

A breve, i vini prodotti saranno costituiti da un rosso corrispondente a un insieme di pinot noir e di gamay (84% pinot noir e 16% gamay, conformemente alle specifiche “AOP Cheverny”), un bianco costituito dal “vitigno orbois” unito alla superficie piantata con “vitigno sauvignon” (60% sauvignon e 40% orbois, conformemente alle specifiche “AOP Cheverny”) e da un vino bianco puro, prodotto a partire da un vitigno storico chiamato ormai Romorantin.

Cuvée tre vini

I vini di Chambord sono prodotti in agricoltura eco-certificata biologica, senza lieviti artificiali. Nel 2020, proponiamo tre vini per la vendita.

• Vino rosso, Château de Chambord, AOC “Cheverny”: unione di 16% di Gamay e 84% di Pinot noir. Questo negozio è caratterizzato da una nota dominante di ciliegia: all’olfatto, in bocca e in colore, si viene sedotti dai sapori di questo frutto succoso ed eccezionale. Nutrito dal sole estivo 2019, presenta una bella densità e una granze ampiezza in bocca.

• Vino bianco, Domaine de Chambord, Vin de France: mono-vitigno, 100% di Romorantin. Le viti sono tagliate per talea da una vite pre-fillossera. Questo vino ha un colore intensamente dorato; al naso, il Romorantin evoca la frutta bianca, come la pesca o la pera. È un vino molto corposo al palato, caratterizzato da una bella rotondità.

• Vino bianco, Domaine de Chambord, IGP “Val de Loire”: monovitigno, 100% Sauvignon La gamma di aromi di questo Sauvignon è ampia, è uno spettacolo pirotecnico con un naso delicatamente affumicato e fruttato, in cui si percepiscono in particolare fiori bianchi, il limone, l’ananas, ma soprattutto senza alcuna sfumatura vegetale che è spesso la caratteristica di questo vitigno.

La bottiglia dalla forma “à la baronne” è stata scelta in ricordo di un modello proveniente dalla cantina personale del Maresciallo di Saxe, padrone di Chambord a metà del XVIII secolo, un esemplare del quale è stato portato alla luce durante gli scavi archeologici.

Tutti questi vini sono naturali, senza aggiunta di solfiti o lieviti artificiali. Sono stati vendemmiati a mano da

volontari, tra cui il personale di Chambord.

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