Chambord è stata dedicata alle arti fin dall’inizio: dalla sua costruzione da parte di Francesco I, molti artisti sono venuti a prendere parte alle feste di corte o agli spettacoli offerti dal re. Questa tradizione non si è fermata in seguito, con i vari sovrani e personalità che hanno segnato il castello con il loro passaggio, come Molière, che vi ha dato, nel 1669 e nel 1670, le prime di Monsieur de Pourceaugnac e del Borghese gentiluomo.
Fedele a questa tradizione artistica e festosa, dal 2010 la Tenuta nazionale di Chambord ha istituito un programma i cui assi principali riprendono i tre grandi campi culturali del Rinascimento: testo, musica e Belle Arti, a cui si aggiungono teatro e danza.